I numeri di Facebook sono noti a tutti.
Si è spesso sottolineato come sia importante che le aziende abbiano un loro presenza consistente su Facebook e come l’obiettivo sia creare conversazione con gli utenti.
In genere si citano situazioni opposte per dimostrare il bene ed il male di ciò che si ottiene con una presenza ben organizzata su Facebook.
Sul lato degli esempi positivi ci sono le grandi imprese, Coca Cola, Dunkin Donuts, grandi negozi online come Asos, sul lato dei commenti negativi ci sono le pagine con scarsi contenuti, le attività di acquisizione di fan a colpi di spam continuo e gli approcci fatti a caso. Ma ci sono casi interessanti di successo di piccole aziende, come flop di grandi aziende molto titolate.
E’ questione di danaro ed è questione di contenuti.
Il danaro è indispensabile: che lo si voglia misurare in tempo che si dedica in azienda o in risorse esterne che si acquisiscono, l’idea che tutto è bello e gratuito non paga da molto tempo.
Se molte aziende non hanno finora trovato la chiave della loro presenza su Facebook, ci sono dei casi di successo che si sono concentrati su almeno quattro passaggi critici cercando di risolverli positivamente.
1 – Strategia
Prima di iniziare a costruire si riflette. A chi si vuole parlare ? Che cosa vuoi dire ? Cosa dovrebbero fare i visitatori o i potenziali clienti ? E’ necessario scrivere queste domande e dare delle risposte ben argomentate per assicurarsi di passare alla fase successiva.
2 – Strategia
Creare una solida presenza richiede avere una pagina con diversi tab attivi. Alla fine non è molto diversa dall’opzione di creare un sito web: sempre di una solida e costante presenza si tratta. Mettere quindi ordine nelle cose che si fanno, può anche voler dire creare più di una pagina Facebook e trovare il modo di collegare i vari discorsi.
3 – Partecipazione
Un brand può anche avere migliaia di fan, ma qual’è il valore di un’acquisizione che non produce nulla ?
La partecipazione dovrebbe partire dalla risposta alla domanda: cosa vuoi che facciano i visitatori. Ed il valore reale di un fan lo si dovrebbe misurare da quello che fa al di fuori della pagina Facebook.
4 – Amplificazione
Questa è la naturale conseguenza delle azioni precedenti. Un buon lavoro lo si misura con gli effetti che si ripercuotono su tutta l’attività dell’azienda.
Ulteriori considerazioni
Ultimo, ma non meno importante, va bene il numero dei fan, i post sulla bacheca sono importanti, ma bisognerebbe dare uno sguardo più in profondità ai dati. La domanda più critica da rispondere è: le persone che vuoi coinvolgere sono interessate a quello che fai. Seguono, capiscono, comprano?