Dal 4 maggio, gli utenti di Internet che hanno un account Gmail potranno utilizzare gratuitamente il servizio di videoconferenza di Google Meet.
In precedenza era riservato solo a chi era cliente con G Suite. Sono state apportate alcune correzioni per evitare incidenti come è capitato a Zoom e che ha visto il suo numero di utenti giornalieri esplodere dall’inizio delle fasi di chiusura della mobilità delle persone.
Il 23 aprile 2020 Zoom ha raggiunto 300 milioni di utenti giornalieri con un aumento del 50% tra marzo e aprile.
- I clienti gratuiti possono avviare sessioni fino a 100 persone, limitate a 60 minuti. Fino al 30 settembre 2020 l’utilizzo di Meet sarà senza limite di orario.
- I clienti G Suite potranno avviare videoconferenze fino a 250 partecipanti, oltre a trasmettere in streaming fino a 100.000 spettatori, potendo anche registrare e salvare le chiamate.
A partire dai primi di maggio sarà possibile iscriversi a Google Meet, semplicemente disponendo di un account Gmail
Strategia confusa.
Google spera sicuramente che gli utenti diffidenti di Zoom si rivolgeranno a Meet, precedentemente chiamato Hangouts Meet. Anche Hangouts Chat, concorrente di Google Slack e Teams, è stato recentemente ribattezzato Google Chat. In precedenza, questi due strumenti erano inclusi in un unico servizio: Hangouts
La strategia di Google con le sue app di messaggistica rimane poco chiara. Google ha accumulato strumenti di chat – tra cui Google Chat, Duo, messaggi Android – senza necessariamente perseverare a fare riferimenti, creando confusione sulla sua offerta e sull’utilità di ciascuno di questi servizi.