È stato un tempo in cui si apriva un eCommerce, si caricavano alcune quantità di un prodotto e le descrizioni, le informazioni, i dati per vendere, l’ inventario delle merci, era gestito a mano, si vendeva e il sistema funzionava.
I numeri del cambiamento nel commercio, ad ogni livello, oggi sono questi:
- 84% dei visitatori hanno usato un device digitale prima, durante o dopo una loro visita in negozio.
- I consumatori che usano un device digitale in un percorso di acquisto convertono il 40% più facilmente di un altro consumatore.
- Il 22% dei consumatori spende di più quando usa un device digitale, con circa la metà di questo gruppo che spende il 25% in più di quanto pensasse di spendere.
- Il 75% dei consumatori dice che le informazioni su prodotti trovate online influenzano il loro comportamento di acquisto.
Dati che arrivano da The New Digital Divide di Deloitte del 2015.
Siamo al punto che i canali digitali non possono essere più considerati un business separato e distinto. E se le vendite online rappresentano ancora una frazione minima delle vendite generali, c’è ormai la certezza che almeno il 36% delle vendite in negozio sia influenzato dal digitale. Non c’è modo di tornare indietro dalla vendita che intreccia mondo fisico e digitale, negozio fisico, negozio online, marketplaces come eBay e Amazon.
Tra i molti problemi da affrontare, generazione del traffico, cattura di clienti interessati al prodotto, vendite ripetute, campagne adv, c’è il problema della gestione delle scorte, del magazzino e della informazione sui prodotti, che oggi rappresenta un grande vincolo allo sviluppo di moderne aziende commerciali.
Cinque sfide da affrontare.
-
La complessità della gestione dei dati di prodotto.
La vendita e il marketing online avviene tramite il proprio eCommerce, i marketplaces come eBay, Amazon, Google Shopping, ma passa anche su altre piattaforme che richiedono informazioni sul prodotto precise e personalizzate.
Le stesse informazioni sono necessarie per le applicazioni mobile, per gli assistenti alla vendita in negozio, per le piattaforme di marketing automation. Ma anche un processo “antico” come la stampa di volantini, una cosa che nel mercato locale funziona sempre, richiede una gestione complessa dei dati per vendere che cresce in modo esponenziale.
-
La necessità di informazioni dettagliate e precise del prodotto.
Il consumatore vuole maggiori informazioni sul prodotto. Le stesse maggiori informazioni che chiedono i motori di ricerca. -
Cresce il numero di prodotti venduti dai rivenditori online.
Alcuni rivenditori hanno migliaia, decine di migliaia o addirittura centinaia di migliaia di prodotti. In questi casi, i fogli di calcolo sui dati di prodotto possono diventare un incubo. -
I tipi di prodotti stanno cambiando.
I rivenditori vendono prodotti configurabili, prodotti raggruppati, prodotti informativi.
I meccanismi di cross selling e up selling si fanno più precisi. I prodotti hanno bisogno di recensioni, demo, foto, video, domande frequenti e manuali per le procedure di acquisto e di utilizzo. -
Lungo tutta la filiera, dalla vendita alla consegna, c’è bisogno di diversi dati di prodotto.
I dati di prodotto richiesti dalla tua azienda e dai suoi partner – di produzione, logistica, magazzino, imballaggio, trasporto, commercializzazione, ricerca – può portare a centinaia o addirittura migliaia di set di tassonomia, famiglie, categorie, attributi e varianti. Idealmente, c’è bisogno di una fonte condivisa di informazioni per i dati di prodotto lungo tutto il percorso di approvvigionamento/vendita e attraverso il ciclo di vita di ogni prodotto.
Queste sfide richiedono un sistema per gestire e arricchire le informazioni sul prodotto lungo tutta una serie di ingressi e uscite.
Per gestire un eCommerce omnichannel hai bisogno di un PIM Product Information Management
Un PIM ti permette di:
- raccogliere ed estratti i dati da fonti già esistenti, come il tuo ERP o il database dei fornitori;
- importare i dati di prodotto (con autorizzazione) dai siti dei fornitori;
- importare i dati attraverso formati e standard quali CSV, API o XML.
Un PIM ti permette di consolidare e di controllare i dati.
- Crea un “golden record” per ogni prodotto, come unica fonte autentica
- Pulisce e sceglie i dati che si vuole integrare nei tuoi cataloghi
- Definisce le priorità tra le diverse fonti di dati
- Fonde e consolida i dati di prodotto in un tassonomia concordata
- Definisce e concorda i dati tra
marketing – descrizioni, etichette, risorse multimediali,
utente – commenti, recensioni, prezzi,
risorse tecniche – misure, composizione, identificatori,
livelli di prezzo, imballaggio, trasporto e logistica
Una volta che i dati vengono raccolti si sarà in grado di arricchire e di tradurre i contenuti.
- Arricchire i prodotti con il marketing o i dati tecnici.
- Ottimizzare i dati per ogni canale per garantire il massimo di vendite e di conversione.
- Classificare i prodotti e associarli ad uno o più cataloghi.
- Tradurre i dati per più lingue.
- Gestire i processi del ciclo di vita dei dati (flussi di lavoro e audit).
- Migliorare la qualità dei dati, la completezza e/o la duplicazione.
Infine si può facilmente distribuire e diffondere i dati a qualsiasi canale tramite:
- la gestione più canali di vendita e dispositivi, eCommerce, comparatori, verticalizzazioni, marketplaces, stampa, applicazioni mobile, social network…
- la selezione dei cataloghi e dei dati che si desidera distribuire attraverso ogni canale;
- l’ ìnvio dei dati a software web-to-print per creare i cataloghi cartacei.
Modernizzare il dettaglio
In un nuovo mondo di vendita al dettaglio la gestione dei dati sul prodotto, dei dati di vendita nei diversi canali, non si può gestire in silos separati, perché i dati sono tra loro connessi, come sono intersecati con i comportamenti degli utenti, digitali o fisici in ogni punto in cui avviene un contatto che porti alla vendita.
E se ieri il tema per le aziende commerciali e le aziende di produzione era l’installazione di un “gestionale” per l’amministrazione contabile, le entrate e le uscite dal magazzino, oggi il tema è la gestione organizzata dei dati che servono a vendere i prodotti nei diversi canali.
A mano a mano che cresce la complessità della vendita e si capisce che si vende online sul proprio shop, sui marketplaces, su landing page, su comparatori, aggregatori, verticalizzazioni di prodotto, tramite affiliazione, oltre che nella propria rete distributiva fisica, se presente, si capisce come la complessità di gestione dei dati per vendere è un vincolo da risolvere in modo preciso e con un adeguato investimento.