Un negozio di alimenti per celiaci, a Brisbane, Australia, stanco di vedere le persone confrontare i suoi prodotti solo con il prezzo per comprarli online, ha deciso di chiedere un corrispettivo per entrare e guardare la merce. I 5$ della tariffa sono restituiti in caso di acquisto in negozio.
I commenti a questa iniziativa sono nella maggior parte dei casi negativi ed è possibile leggerne un buon numero in questa pagina di Reddit.
“Mentre è sicuramente frustrante avere persone che utilizzano il tuo negozio come uno showroom per poi acquistare on-line gli stessi beni, imporre una tassa di accesso non è certo la soluzione ideale. L’obiettivo di qualsiasi rivenditore dovrebbe essere quello di impressionare i clienti con prezzi competitivi e un ottimo servizio clienti – non di trattare i loro clienti con sospetto e ostilità dal momento in cui entrano dalla porta.
Un approccio simile non terrà lontano solo gli showroomers, ma è inevitabile che spenga l’interesse di un sacco di potenziali clienti che non avevano alcuna intenzione di fare showrooming, ma che non entrano certo in un negozio che li costringe a pagare un biglietto d’ingresso se non trovano ciò che vogliono.”
E’ questo il commento pertinente del Daily Finance
Ma se…
Nell’elenco dei pessimi esempi si potrebbe continuare pensando anche ad un negozio che chieda una tariffa per far provare più di due capi, leggere i frontespizi dei libri e via dicendo.
Ma se proviamo a guardare le cose da un altro punto di vista, quanto questa vicenda può insegnare ai negozianti su come si possono intrattenere i clienti?
Quanti servizi personalizzati possono essere fatti presente al consumatore per convincerlo all’acquisto?
Le nuove tecnologie consentono una profondità di impegno e di personalizzazione che è impossibile online, conservando l’aspetto umano che fa del rapporto personale il nucleo centrale della vendita al dettaglio.
Ancora prima di mettere piede in negozio ci sono modi di personalizzare la tua esperienza di shopping.
Inviando la richiesta informazioni prima di una visita, è possibile aiutare il personale di vendita a trovare esattamente quello che vuoi ed avere suggerimenti su misura per te.
Pinterest, The Fancy, ModCloth, possono essere interpretati come strumenti a servizio del consumatore per esprimere le proprie intenzioni e preferenze.
I rivenditori fisici potrebbero facilmente adottare un modello simile in cui gli utenti tramite login sociale o app apposite presentano le loro preferenze, così quando arrivano in negozio è pronta un’esperienza su misura. Immagina di essere accolto nel tuo negozio preferito per nome, con una selezione di articoli per te (magari con uno sconto speciale) solo per aver trasferito in anticipo alcune informazioni.
Nuovi spazi per le carte fedeltà.
Abbiamo i portafogli pieni di carte fedeltà che sono lanciate spesso come iniziative da negozi e marchi, senza aver poi seguito alcuno.
Ma se associamo le fidelity card a sistemi di CRM che profilano i clienti ed i loro interessi e che controllassero se un cliente ha fatto acquisti o menzioni del marchio attraverso i social networks, il customer care avrebbe le giuste informazioni per adattare il servizio specifico alle preferenze dei clienti.
Non c’è mai stato un momento più emozionante nel mondo del retail.